Islanda '09

Mamma mia che viaggio!!!!

Complimenti.

profumodinafta ha scritto: Ciao arrampicatore socievole.....bellissime foto e bellissima descrizione! Continua che mi pare d'aver capito che siam tutti sulle spine.....

continuo continuo, mi serve come psicoterapia, mi cullo da solo rivivendo quei luoghi, quei colori...

-18 luglio: continuiamo "l'esplorazione" del Parco; è la volta di Asbyrgi, un enorme canion a forma di V, particolare soprattutto perchè sul fondo cresce fitto un bosco, e gli alberi sono cosa rara in Islanda; e poi Vesturdalur: una specie di giardino di enormi sculture laviche, sculture naturali ovviamente, formatesi nel corso dei secoli e modellate dal ghiaccio, dai fiumi e dal vento.

Diamo un passaggio a due autostoppisti: un israeliano e un tedesco; solo a vederli curvi sotto gli enormi zaini mi viene da sudare, certo non deve essere facile aspettare, magari per ore, al vento gelido, sotto la pioggia, senza poter programmare un minimo i tempi degli spostamenti; chiediamo loro se non è faticoso girare così e candidamente rispondono: "No, perchè?"

E' poi la volta di Husavik, cittadina con qualche scorcio interessante sul porto ma meno attraente di quanto promettano la guide. Al contrario di altri paesi nordici, cittadine, paesini, anche quelli più piccoli hanno poco fascino, meglio concentrarsi sulla natura...
Husavik è uno dei centri principali per i Whale Safari, escursioni in mare a caccia (fotografica) delle balene; per ora soprassediamo, abbiamo ancora caldo lo splendido ricordo dei capodogli in Norvegia.
Incuriositi andiamo a vedere il Phallogical Museum, in cui un mattacchione ha raccolto decine e decine di pisellotti animali, dal criceto alle balene, cavalli, delfini, montoni,ecc...
Sinceramente ci aspettavamo qualcosa di più simpatico e goliardico, invece questa sfilza di ceppe sotto formalina, una accanto all'altra, ci disgusta abbastanza rapidamente, meglio andar via, prima che vomito...

Husavik:


In serata raggiungiamo la zona del lago Mivatn (Parco Mivatn-Laxà) che presenta una specie di campionario di quello che la Terra riesce a fare con le sue energie sotterranee.

Cominciamo con Grjotagja, due piscine naturali seminterrate, sotto una colata lavica, l'acqua ogni anno è più calda, tanto che è diventato quasi impossibile bagnarcivisici:


Passiamo la notte sotto al cratere Hverfjall, su cui ci arrampichiamo l'indomani.

-19 luglio:

Hverfjall:


Passiamo anche a Dimmuborgir, letteralmente "castelli neri": è un altro "giardino" di buffe concrezioni laviche ciascuna con una forma più o meno curiosa.
E poi Skutustadhir, una serie di pseudo-crateri lungo la sponda sud del lago Mivatn:


Mivatn, significa "lago dei moscerini", capiamo ben presto il senso di tale nome:


Ed eccoci a Namafjall, uno dei luoghi più suggestivi d'Islanda: una distesa enorme di fumarole, soffioni di vapore, fanghi bollenti, in uno scenario di colori arancio, giallo, bianco! Bellissimo!





Quel tocco di poesia che non guasta:


Siamo ora a Lerhnjhukur: un inferno di lava ancora fumante ('86), impressionante! una pianura che si è allagata di lava; all'improvviso la terra si spacca, come una ferita che sanguina





Dormiamo al parcheggio, dotato di servizi e acqua calda:


segue...

posti spettacolari, e il modo di raccontarli altrettanto (uno spasso, davvero!)

raffo ha scritto:
Quel tocco di poesia che non guasta:

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Appunto!

-20 luglio: è un gran giorno, il giorno di Askja e della sua pista F88 lunga 100km.
Le notizie sulla profondità dei guadi che incontreremo sono discordanti, all'ufficio turistico ci sconsigliano di avventurarci. Un camperista che ha fatto l'escursione organizzata con i pullman 4x4 il giorno prima, sostiene che i fiumi sono assolutamente impraticabili da un normale fuoristrada.
Maccheccassio, uno degli obiettivi di questa vacanza era proprio il tentare queste piste, i guadi, e i mesi di preparazione della Giraffa erano indirizzati proprio a questo scopo! Mannaggia! Che fare? tentenno un pò ma poi decido: si va!



Chiaro l'avvertimento? con la scarsità di distribuori non si scherza...


La pista in realtà non presenta particolari difficoltà, spesso è sabbiosa, ma il rischio di piantarsi nullo. Il paesaggio monotono per chilometri di desolata affascinante nullità, all'improvviso cambia dal grigio al nero,dal beige al marrone.
Luoghi assurdi che a momenti trasmettono un appagante senso di pace, a volte una strana inquietudine...









Askja è un vulcano con una caldera enorme riempita da un lago circondato da ghiacci, e affianco, minuscolo, Viti (Inferno...) un laghetto lattiginoso di acqua tiepida. In cima ci si arriva dopo un'ora di cammino dal parcheggio, lungo un paesaggio inquietante; terra nera, basaltica, ricoperta a chiazze dalla neve, vento gelido, 4 gradi.

Ma alla fine lo spettacolo incredibile è questo:


Quei puntini neri che si vedono nel laghetto sono delle capoccette di omini che si fanno il bagnetto. Cazpita! abbiamo dimenticato i costumi da bagno! Poco male, sfidando il freddo ci spogliamo come mamma ci ha fatto e ci tuffiamo sperando di scaldarci in acqua, ma c'è qualcosa che non torna...l'acqua sarà sì e no a 18-20 gradi, fa decisamente freddino, eppure quegli altri sguazzavano felici, maledetti Vichinghi! temprati dalle acque del Mare del Nord!!! esco, vorrei scattare qualche foto, ma sto diventando viola, tremo, balbetto, impreco frasi scomposte, minquia che cassata che abbiamo fatto! una delle cassate più divertenti del viaggio!
Surgelati ma contenti!
Che strano l'uomo (e pure la donna)

GRANDE!!!!! Viaggio e racconto spettacolare

in attesa del seguito

Bene bene, vedo che vi piace!
Scusate il procedere "a puntate", ma lo sto scrivendo adesso tra un ritaglio e l'altro di tempo.

Dunque...

Sono contento: è stata una giornata meravigliosa, la pista F88, i paesaggi assurdi, il bagnetto fresco.
Discorso guadi: là per là nell'affrontarli (solo due in realtà sono un pò impegnativi) mi è venuta una certa ansia, ero per così dire...vergine...ora che ne ho fatti circa un centinaio, di tutti i tipi, questi della F88 li ho ridimensionati
Passiamo la notte al selvaggio camping ai piedi dell'Askja.

-21 luglio: Rifacciamo la F88 a ritroso, superiamo Mivatn e lungo la N1, raggiungiamo le Godafoss e poi Akureyri, seconda città d'Islanda (18.000 abitanti...).

F88, il vulcano Herdubreid, montagna cara agli islandesi:


F88, una Giraffa tra la lava


Ed ecco lungo la Ring Road le Godafoss, la cascata degli dei, così chiamata perchè si racconta che quando l'Islanda si convertì al cristianesimo, qui vennero gettati idoli, totem e simboli pagani:


I semafori di Akureyri:


Piccola deviazione verso l'antica fattoria di Glaumbaer:



Ogni tanto spunta una chiesetta...


...una casetta...

cosi perfette da sembrare finte, messe lì apposta

-22luglio: ci "buttiamo" nel Kjolur una regione desolata (e un pò monotona) attraverso la strada 35 (una volta F35, ma ora percorribile da tutte le auto) che è l'unica strada assieme alla pista F26 che taglia l'Islanda in direzione Nord-Sud; per km e km si attraversa un freddo deserto di sassi e sabbia, spazzato dal vento, con un ghiacciao a destra e uno a sinistra, fino a raggiungere la zona geotermica di Hveravellir.

Kjolur:


Nel nulla spunta una strana piramidina, mi avvicino per vedere cos'è, ad un tratto mi trovo lungo un allineamento di pietre arancioni, a destra e a sinistra...cassio! sono su una pista di atterraggio! meglio scansarsi, si sa mai...:


Hveravellir:


Imbocchiamo la pista F347 che porta a Kerlingarfjoll, oramai è tardi, dormiamo ad un passo dalle cascatelle Gygiarfoss (le cascate di Gigi?)
Notte.

segue...

-23 luglio: ci arrampichiamo verso Kerlingarfjoll, un luogo stupendo: una montagna dai colori caldi, che riassume una delle contraddizioni dell'Isalnda: sopra la terra, la neve, il ghiaccio, sotto il vapore! e così a 1500mt, 0 gradi (sta nevicando!!!), la montagna innevata si avvolge di caldi vapori....bello bello belllo!







Tra l'altro Kerlingarfjoll è un sito molto poco turistico, poco pubblicizzato; di certo fuori mano, ma se percorrendo la strada 35 si deve decidere se vedere Hveravellir o Kerlingarfjoll, voto la seconda!

Torniamo sui nostri passi, lungo il Kjolur (non finisce più!) e sbuchiamo nell'Islanda del Sud, per fare il cosidetto Circuito d'oro: Gullfoss, Geysyr, Thingvellir, e quindi:

Gullfoss:


Geysyr:


Thingvellir, dove si riuniva il primo parlamento della storia l'Althing.
L'islanda è una piattaforma basaltica emersa in corrispondenza della dorsale medio atlantica, e gli Islandesi amano dire che prorprio qui si vedono le due placche continentali: a sinistra (cioè a Ovest) quella americana e a destra (Est) quella eurasiatica:


Nanna nel camping di Thingvellir, dove un vento atroce mette a dura prova chi è in tenda...poveretti...noi al calduccio tra solide pareti ci sentiamo immersi nel lusso!

segue...

westfucka! ha scritto: Per il traghetto soprattutto: è reale la difficoltà di prenotarlo? quanto prima l'hai fatto?

Scusa, dimenticavo, effettivamente io ho fatto i biglietti (A/R) a febbraio per luglio (l'11) e ritorno ad agosto (il 13) , c'erano ancora posti, ma non tantissimi.

Bravo! Sei rientrato nei ranghi! Ma dimmi, chi ha fatto queste foto? Voglio dire, sei fotografo o jokerista? Una saluto anche alla G-raffa che è stata così brava da riportarvi fin a casa :applausi:

-24 luglio: pista F550 del Kaldidalur (risaliamo verso Nord). Anche qui ciottoli, sabbia, niente, doppio niente, niente con ghiaccio.





Per distrarci un pò, noto sulla mappa una pista moooolto secondaria, che porta ai piedi di un ghiacciaio, la imbocco e alla fine un'enorme distesa di neve:




Ci rinfreschiamo le idee, riprendiamo la F550, poi la F578 verso gli sterminati campi di lava di Hallmundarhaun, poi la 518 passando per le cascate Hraunfossar e Barnafossar, e per il semisconosciuto sito geotermico Deildartunguhver, dove grazie alla benevolenza del sottosuolo si riscaldano delle serre coltivate a...pomodori!!!
Metti 100Kr e ti prendi il tuo sacchettino con 4 pomodori (un pò sciapi a dir la verità)


Continuiamo la galoppata verso N riprendendo la N1, e ci fermiamo a dormire nella poco romantica stazione di servizio di Bru. Però ha il WiFi gratis...
Notte

segue...

profumodinafta ha scritto: Bravo! Sei rientrato nei ranghi! Ma dimmi, chi ha fatto queste foto? Voglio dire, sei fotografo o jokerista? Una saluto anche alla G-raffa che è stata così brava da riportarvi fin a casa :applausi:

Effettivamente penso che aprirò un topic a parte per tessere le lodi della G-raffa, che poi le faro leggere.
No, no, non sono fotografo, ma il tarlo della fotografia sta scavando sempre più nel fondo nella mia mente bacata...

Bhe, per essere un elettrofalegnamefotografo te la cavi veramente bene. So che non son la persona giusta a giudicare visto che faccio il metalmeccanico, ma le tue foto mi stanno piacendo veramente tanto.

-25 luglio: penisola di Vatsnes, lungo la 711, la "Seal road", la strada delle foche.
Ed ecco in effetti di fronte all'ostello di Osar le nostre amiche! ma quante sono?!?


Poco distante Hvitserkur:


Facciamo il periplo della penisola, ripassiamo da Bru e prendiamo la 61 per i Fiordi Nord Occidentali, una zona remota, poco turistica.
Molto faticosa perchè 50 km in linea d'aria corrispondono a 300km di tortuosa strada sterrata. A questo si aggiunge il brutto tempo con pioggia e un vento che impedisce di procedere a più di 40Km/h: a tavoletta questa è lal vel. max.!!!
Abituati al paesaggio "fiordesco" della Norvegia non siamo particolarmente estasiati.
Non dico che non valga la pena andarci, ma se uno ha poco tempo, meglio sacrificarli.

Prima notte nei fiordi vicino Holmavik; non trovate che ci sia un vago sentore di Far West?


segue...(mi faccio una doccia)

profumodinafta ha scritto: Bhe, per essere un elettrofalegnamefotografo te la cavi veramente bene. So che non son la persona giusta a giudicare visto che faccio il metalmeccanico, ma le tue foto mi stanno piacendo veramente tanto.

Sono contento, grazie! quando scatto voglio che le mie foto trasmettano l'emozione che sto provando in quel momento, non mi interessa il documentario ma il ...sensazionario...