gitarella a Medugorje

Più che una vacanza devo dire che si è trattato di una gita, un vero e proprio mordi e fuggi viste le poche giornate che abbiamo usato per tragitto e permanenza.
Prima di cominciare la descrizione vorrei ringraziare calorosamente tutti coloro che mi hanno dato preziosi consigli su come viaggiare e muovermi attraverso la Slovenia e la Croazia.
Bene:
cominciamo, la partenza era stata fissata per il giorno 1 giugno sera appena finito l'orario di lavoro, sicchè alle 17 prendo e vado a casa a recuperare la famiglia che nel frattempo aveva provveduto a sistemare gli ultimi dettagli (leggi avevano preparato i viveri per il viaggio).
Purtroppo come è nella normalità tra una cosa e l'altra siamo riusciti a partire solo alle 18 e 30.
Navigatore impostato, il pieno fino all'orlo e via direzione passo dell'Aprica, già, la via più breve, peccato che ho un Joker 1.6d e la salita a 30 km/h ha fatto notevolmente lievitare l'ora di arrivo, "va beh, dai chissene guarderemo il panorama... azz però di sto panorama non ti perdi proprio nulla a 30 all'ora."
Poco prima del passo vengo sorpassato da un Camion che in salita era un missile ma in discesa una lumaca e me lo sono tenuto davanti fino all'inizio della superstrada che porta a Brescia, "va beh, guarderemo il panorama..."
Arrivati all'autostrada mi sembra di essere già arrivato ormai è tutta dritta, ma mia figlia era in agguato "papi ho fame" pronti! freccia al primo autogrill e sosta per la cena.
Ecco qui vorrei aprire una parentesi, ci siamo messi vicino ad altri camper, quelli con la mansarda per intenderci, e li di fianco sembravamo delle pulci in confronto a loro. Mia moglie toglie dall'involucro uno strepitoso pollo arrosto che finisce nelle casseruola a scaldarsi, prepariamo la tavola, prendiamo bibite fresche da bere e ci facciamo quattro risate chiacchierando tra noi, a pollo caldo lo dividiamo e cominciamo a sbranare le morbide carni bianche quando mi giro e vedo la famigliola del camper accanto che ci guarda con l'acquolina in bocca e un panozzo da autogrill in mano, ecco lì mi sono sentito il re del mondo.
Passa quasi un'ora ed ormai sono le 21 e 30, ma la prima tappa era stata decisa a Trieste.
Facciamo il rabbocco del gasolio per non fermarci più e ripartiamo.
Da Brescia Est a Trieste è un po' lunghina ma non molliamo ed all' una e mezza arriviamo in un parcheggio molto illuminato poco fuori Trieste dove ci sono una sfilza di camper Parcheggiati, alcuni sembrano abbandonati, volevamo recarci nel piazzale dell'università e non mancava molto a dire il vero, ma abbiamo ceduto alla stanchezza e ci siamo messi in un angolino a dormire.
La mattina di buon'ora (le 6 circa) una scampanata ultra power di una chiesa li nei dintorni mi fa letteralmente sobbalzare dal letto schizzo giù di sotto dove dormono le mie donne e mi riposo fino alle 8 poi scomodissimo mi sveglio e decido di partire. 10 minuti di preparativi e via, colazione al bar prima della frontiera con la Slovenia e si scende verso la Croazia.
Alla dogana il tipo dei documenti ci controlla i connotati sulle foto poi esordisce con:" Cosa essere occi in Italia? occi tanti Italiani qvi...
"oggi è il 2 giugno festa nazionale tutti faranno il ponte.." rispondo
"ahh... e chi lavorare?? Albanesi??" dice quasi lieto che vengono da noi invece che da loro.
Sorrido a mezza bocca come se la sua superba caxxata fosse la battuta del secolo e riesco solo a biascicare "eh già he he " poi mi fa cenno e mi levo dalla sua presenza.
Ricomincia il viaggio che da qui si fa abbastanza monotono. L'autostrada è bellissima corre su e giù senza traffico e il panorama non è male, l'unica cosa è che ti da l'impressione di essere in mezzo al nulla e tu viaggi e vedi solo qualche casetta solitaria in lontananza.
Il saliscendi autostradale mette a dura prova il JOKY che in salita arranca a 40 50 all'ora ma in discesa prende i giri che quasi ho paura che i pistoni escano fuori dal motore allora metto folle e scopro che va di più in folle che in quarta, in pratica, in discesa, è come se avessi la quinta pure io.

I km passano facciamo un'altra sosta, per pranzare, prepariamo un'ottima pasta nel parcheggio di uno dei tanti autogrill semi deserti, poi verso le 14 ripartiamo.
E dai e dai finalmente il navigatore dice di uscire, lo assecondo e comincia una stradina tutta buchi che ci porta ad un valico sopra un monte, poi paesini, viuzze, limiti di velocità, così per circa 80 km quindi passo davanti all'uscita dell'autostrada che era stata costruita durante l' aggiornamento mappe del mio gps.
Siamo a Ravca.
Proseguiamo per la statale che ci porta prima a Vrgorac e poi alla frontiera con la Bosnia. Da lì le indicazioni stradali ci porteranno fino a destinazione.
Arrivati a Medugorje cerchiamo il campeggio e conosciamo il Sig. Zemo, il titolare, che guarda caso possiede un LT camper tutto scassato,ma funzionante, e quando vede il JOKY gli si illumina il viso. La trafila burocratica consiste nel lasciare un documento e prendere posto dove vogliamo.
Il Campeggio è abbastanza affollato, non è che sia una piazza d'armi intendiamoci, e con un po' di manovre riesco a trovare il giusto compromesso per non stare troppo vicino agli altri ed allo stesso tempo avere uno spazio vitale davanti al portellone.Il tempo non è tanto bello, pioviggina, e comincia a farsi sera, sono ormai le 18 e non vi nego che faceva un po' freddino, termo-mattiamo (mettiamo gli oscuranti termici) tutto il JOKY e decidiamo di andare a farci la doccia. Quando torno decido di accendere un poco l'ebersparker per stemperare il clima, ma in tempo zero il vicino viene a bussare perché ha puzza di gasolio dentro al suo camper, spengo al volo e chiedo scusa.Mi balena per la testa l'idea di creare un camino smontabile da applicare all'occorrenza che salga fin sopra il tetto a soffietto... e mi dico "si si ok ma non oggi".
Lavati e vestiti ci dirigiamo a piedi verso il centro del paese, ci vogliono 10 minuti circa, cerchiamo un negozio che venda una cartina (geografica), ma troviamo per lo più negozi che vendono rosari, effigi, rosari e... rosari.
Arriviamo fin davanti la chiesa, c'è la messa, ci avviciniamo ed ascoltiamo un po ma siamo obbligati a stare fuori perché è strapiena, così decidiamo di visitare la statua del Cristo che trasuda e la via crucis.
Quando è ormai buio ci rechiamo in un ristorantino sulla via principale, ceniamo e poi torniamo al JOKY per una dormita da manuale perché siamo esausti.

Il mattino dopo il gallo del sig. Zemo decide di avvisarci che è ora di alzarsi, guardo fuori il tempo è splendido, dopo un po' ci si alza e si comincia a preparare la colazione, ancora assonnati, spettinati e con le ossa in disordine mangiamo e mettiamo in ordine apro l'oblò sul tetto per far asciugare la condensa che si è formata durante la notte, un po' di toeletta e ci si prepara per la passeggiata che ci porterà sulla collina dell'apparizione della Madonna.
Dal campeggio alla collina ci vuole circa mezz'ora a piedi e la mia bimba se la fa tutta senza batter ciglio. I taxi fanno la spola avanti e indietro per portare più turisti che possono e bisogna fare un po' di attenzione perché le strade sono strettine in alcuni punti e non vorremmo essere messi sotto.
Passando per le Vie di Medugorje ho notato quanto questo paese stia cercando di rinnovarsi, sono un popolo povero indubbiamente, ma girano tutti con volkswagen o Mercedes, alcune nuove , ma per lo più scassoni arrugginiti, ho visto una miriade di T3 e golf prima e seconda serie, le case sono vecchie, ma in molti casi il secondo piano è appena stato tirato su ed il primo lo hanno verniciato, i giardini sono curati, ma alle strade mancano i tombini ergo manchino le fognature, nel complesso però la zona che normalmente si visita, il centro vitale del paese, sembra molto occidentale, pub, lounge bar, negozi di abbigliamento griffato, alberghi e condomìni come a Sondrio... circa.
Arriviamo alle pendici della collinetta e da lì bisogna inerpicarsi per un sentiero fatto solo di sassi spigolosi, non c'è terra battuta, è incredibile, io non ho mai visto niente di simile, ed in vita mia, credetemi, qualche sentiero di montagna l'ho fatto. Lungo la camminata si incontrano comitive in preghiera, famiglie come noi che arrancano speranzosi, anziani e gente di ogni nazionalità che intona canti nei pressi delle "stazioni" che ci sono lungo il sentiero. In poco tempo raggiungiamo il luogo dove è stata posta la statua della beata vergine e lì ci fermiamo raccolti in preghiera pure noi.
E' strano, io non mi considero un gran cristiano sinceramente, non vado mai in chiesa, andare a confessarsi per me, a questo punto, sarebbe come andare a costituirsi, eppure lì in quel posto , in quel momento, pregare, anche in mezzo alla gente, mi sembrava una cosa così naturale, dovuta, un'esperienza veramente coinvolgente, toccante.
Siamo rimasti lì quasi un'ora poi considerando che il tempo cominciava a peggiorare e grandi nuvoloni neri carichi di pioggia si avvicinavano abbiamo deciso di cercare un rifugio, scendiamo dalla collinetta e facciamo appena in tempo ad entrare in un bar che la pioggerellina che nel frattempo aveva cominciato a cadere si trasforma in un vero e proprio nubifragio, in poco tempo un fiumiciattolo comincia a scendere per la strada molte persone cercano riparo ed altrettante incuranti, mantellina addosso, cominciano in quel momento al scalata alla collina.
Ad un certo punto mia figlia dice: "meno male che abbiamo messo il termo matten grande sul tetto a soffietto se no si bagnava tutto il telo." Ding! mi si è accesa la lampadina. Noo...cos'è che non ho chiuso?? l'oblò del tetto!!
Siamo a quasi un km dal JOKY e a piedi ora che siam li è allagato, Ding! idea, prendiamo il taxi e ci facciamo portare lì sperando che non sia piovuto tanto in traverso. La Mercedes modello "Carlo codega" ha i tappetini... persiani, l'odore all'interno fa intuire che: o il tipo soffre di flautolenza oppure c'è un cadavere ne baule, però ha il cambio automatico ed il volante in legno con lo stemma, ogni volta che cambia marcia uno strappo marcato te lo fa capire, dal tanto che il tipo ha il sedile arretrato sembra seduto dietro e con le braccia completamente tese guida e continua ad armeggiare con degli strani pulsanti che si tirano e si spingono sul cruscotto, dalla radio escono le note di una canzone da discoteca commerciale abbastanza recente, ma ascoltando meglio sento che non è in inglese ma in chissà che lingua, però ci sta dentro.La strada è completamente allagata sembra di essere in una piscina e gli schizzi prodotti dall'auto salgono alti e innaffiano prati, fiori, giardini, passanti e cadono sul vetro anteriore i tergicristalli si muovono troppo lentamente e a singhiozzo e sembra quasi che lui prenda la mira con il simbolo attaccato in cima al cofano per non finire fuori strada, Dobbiamo far passare altre auto che salgono in senso opposto e io continuo a pensare alla pioggia nel JOKY.
Finalmente arriviamo, pago, 5€, corro al camper ma un torrente che ci scorre sotto mi impedisce di avvicinarmi alle porte o al portellone non mi va di togliermi le scarpe e mettere i piedi in quell' acqua marrone, visualizzo un paio di crocks di chissà chi e le butto davanti al portellone e poi ci salgo sopra lo spessore è abbastanza perché riesca a bagnarmi solo un poco, salgo e ... nooooo!
Acqua ovunque. Chiudo al volo l'oblo che però continua gocciolare perché l'acqua ha corso per tutto il bordo prendo un rotolone di carta e comincio a tamponare prima il tetto poi il pavimento, fortunatamente la presa di corrente che uso per il secondo frigorifero era sopra le bocchette dell'aria a pavimento e non si è bagnata, salgono anche le mie ragazze che cominciano ad aiutarmi ad asciugare tutto ed in poco tempo sistemiamo in danno.
Viste le cattive condizioni atmosferiche la giornata la trascorriamo a bordo, prima mangiamo, poi guardiamo un film, ed infine ci addormentiamo tutti e tre di sotto. Verso sera ci prepariamo, ormai non piove più, ed andiamo in centro a fare un po' di acquisti, qualche santino, alcuni portachiavi soprammobili, poi andiamo di nuovo verso la chiesa, e sempre colma e c'è gente fuori dalle porte che ascolta la messa. Ci guardiamo un po' intorno e scattiamo qualche foto, completato il giro si ritorna al campeggio che è ormai buio, ma nonostante sia tardi la gente si accalca ancora verso la chiesa ed i luoghi di preghiera.

Venerdì di buon mattino ci alziamo facciamo colazione e cominciamo a riordinare le nostre cose ci prepariamo per andare a visitare il monte Krizevac dove sulla cima vi è una grande croce. Questo è un altro luogo di culto molto frequentato a Medugorje. L'inizio del sentiero è lontano dal campeggio e decidiamo di andarci con il camper. Appena arrivati notiamo subito la ripida salita ed il sentiero dal quale affiorano queste pietre senza lasciare spazio a terra battuta e penso che allora deve essere per forza una caratteristica di queste montagne.
Per raggiungere la vetta ci vogliono circa 45 minuti ed una volta arrivati possiamo godere di un colpo d'occhio veramente bello. Ci fermiamo per un po' e poi dato che si avvicina l'ora di pranzo decidiamo di incamminarci verso le pendici della collina.
Raggiunto di nuovo il JOKY ci prepariamo per il rientro in Italia, impostiamo il navigatore e ci cambiamo per rimanere più freschi visto che c'è un bel sole. Decidiamo di fare una tappa in provincia di Belluno dove abitano dei miei parenti per spezzare la tratta in modo da non arrivare esausti il lunedì mattina al lavoro. Il viaggio procede come all'andata calmo e senza intoppi le solite soste per mangiare e rifornirsi, un po' di pioggia e i km che scorrono lenti sul tachimetro. A proposito durante il viaggio il JOKY è tornato nuovo il conta km ha fatto il giro completo e segnava 000000 (speriamo che sia la prima volta che lo fa!)
Beh ora qualche conclusione.
Tutto sommato è stato un viaggio che ha meritato di essere stato fatto, anzi non escludo che si possa replicare il prossimo anno, io personalmente lo consiglio, il tragitto è un po' lungo se fatto tutto in una volta, ma si può fare.
L'aura che c'è a Medugorje non si può descrivere, ma a me ha lasciato qualcosa e sono contento di esserci stato.
Finisco dicendo che sono riuscito a pubblicare solo ora questo testo perché ci ho dedicato solo poco tempo la sera.
Ringrazio tutti voi che avete avuto la pazienza di leggere fin qui.

:applausi:

Complimenti per la gita , e per averla raccontata
così bene. Ciao

spettacolo ... quasi un film. . un cortometraggio (o un lungo chilometraggio ?)

si bel racconto, e sti camperisti mai che ne facciano una giusta ;-DDD

Grazie per il racconto, davvero sembrava di "vederlo"!!! :applausi:

bravi bel giro....! qualche foto dei posticini visitati?

:applausi: :applausi:

Complimenti......bel racconto,ma sopratutto avete fatto un bel giro............
Mi avete fatto venire voglia di partire.......sigh sigh sigh......

complimenti..........:applausi:

Complimenti e grazie per il bel racconto...

Bel resoconto del viaggio fatto bene complimenti ciao

per completare un po' volevo aggiungere alcune foto che abbiamo scattato:

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Questi sono alcuni tipici paesaggi che si possono incontrare lungo il tragitto, anzi diciamo che nella maggior parte dei casi il paesaggio è così.

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La statua posta nel punto dove è apparsa la Madonna a Medugorje, qui abbiamo visto tantissime persone in preghiera letteralmente in estasi e non vi nego che pure io provavo una strana sensazione.

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Questo è il sentiero che porta alla cime del monte krizevak e questo è un pezzo bello, c'è gente che lo fa a piedi nudi, ma noi non avevamo colpe così grosse da espiare...

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e questa è la cima del monte krizevak che si raggiunge in circa 45 minuti, lungo il sentiero ci sono delle stazioni con delle raffigurazioni su lastre di bronzo e in tutte le tappe si trovano gruppi in preghiera

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